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Cammino di Sant'Antonio - Tappa 7, Vittorio Veneto-Susegana
Usciti dalla città di Vittorio Veneto, lasciato l’asfalto, il cammino si sviluppa lungo un piacevole sentiero tra i campi coltivati, dove si consiglia di utilizzare la traccia per orientarsi. Le anse del fiume Monticano, che costeggiamo per un tratto, ci accompagnano fino alla città di Conegliano, dominata da un imponente castello di origine medievale. Dopo essere saliti fino al castello con una breve deviazione dal percorso del cammino, riscendiamo per attraversare il centro storico di Conegliano. In città sono presenti ristori, negozi di alimentari, farmacie e l’ospedale. Proseguiamo lungo strade asfaltate secondare fino ad uscire da Conegliano e raggiungere Susegana, posto tappa del cammino.
Oasi WWF Polveracchio B
Ulteriore variante del sentiero 167A, che dal sentiero 167 conduce all’Oasi WWF del Monte Polveracchio.
Grande Anello Valnerina, percorso completo per persone a piena mobilità
Il Grande Anello Valnerina è stato pensato, progettato e tracciato perché tutti potessero vivere l’esperienza del viaggio lento in quest’area geografica, terra di cammini. Di fatti l’anello consente di raccordare tantissimi percorsi naturalistici e religiosi, nonché culturali, tra cui il Cammino nelle Terre Mutate e il Cammino di San Benedetto da Norcia, Patrono d’Europa. Il percorso è stato pensato, progettato e tracciato perché persone con piena mobilità, anche se con disabilità o altra esigenza specifica, potessero vivere l’esperienza del viaggio lento in Valnerina, terra di cammini. Il percorso per persone a piena mobilità si sviluppa principalmente su un sedime sterrato, che permetta di camminare nella natura più incontaminata della Valnerina, seguendo i corsi d’acqua che la caratterizzano, attraversando le aree purtroppo ancora martoriate dal sisma del 2016 e ripercorrendo alcuni tra i cammini più percorsi d’Italia che in questa valle arrivano o partono portando migliaia di persone ogni anno a riscoprire la bellezza di questi borghi.
Terre di Sant'Antonio - 02 - Anello di Majano
Dal centro di Majano raggiungiamo il Cammino di Sant'Antonio e, seguendo le indicazioni del percorso pedonale, arriviamo in località San Tomaso, dove troviamo il bellissimo Hospitale di San Giovanni che risale al XII secolo ed è un complesso architettonico medievale di grandissimo interesse, con una bellissima chiesa, ma soprattutto uno dei più begli ostelli mai realizzati sul territorio italiano, che da solo vale la visita. Proseguiamo quindi verso il lago di Ragogna, lo costeggiamo e in prossimità del lago possiamo trovare aree di sosta e di birdwatching. E' un ambiente molto interessante ad esempio per organizzare un pic-nic. Dopodichè proseguiamo verso l'abitato di Ragogna prima di attraversare il ponte sul Tagliamento: in questo tratto bisogna fare attenzione al traffico intenso che si addensa nella zona del ponte. Appena superato il ponte si può eventualmente salire verso la collina dove, in una bellissima posizione panoramica, è possibile visitare l'ossario di Colle Pion che in realtà non è mai stato usato, ma è un'area molto suggestiva da visitare. Un altro punto panoramico molto interessante è quello del Castello di Pinzano. Proseguiamo quindi imboccando la Ciclovia di Sant'Antonio in direzione nord, superiamo il torrente Arzino per arrivare a Flagogna e proserguiamo sulla destra orografica del Tagliamento fino ad attraversare il ponte sul Tagliamento in località Cornino. Si torna quindi fino al centro di Majano.
Grande Anello Valnerina, percorso per persone a piena mobilità - Tappa 4
Dopo aver fatto tappa nel cuore del borgo di Campi, dove ancora oggi purtroppo non sono stati attuati interventi fini al recupero totale della situazione, si seguirà via Dei Casali fino a svoltare a destra in via Fiume dove inizia un lungo sentiero – a volte largo e pianeggiante, altre stretto e tortuoso – che giungerà fino al sito archeologico della Forca d’Ancarano. Ci si avvicina, senza incrociarla, alla SP 476/2 per poi allontanarsi di nuovo e ritrovarla più avanti prima di entrare in Norcia attraverso la Circonvallazione SP 476/1, prima, e corso Sertorio, poi. Sarà questa via a guidare i viandanti in piazza della Cattedrale di San Benedetto, cuore della città.
Cammino di Sant'Antonio - Tappa 3, Sequals-Montereale Valcellina
Dal centro di Sequals ci dirigiamo verso Arba attraverso un facile guado; in caso di forti piogge è possibile seguire la variate per attraversare il fiume Maduna sul ponte, prestando però molta attenzione per via del traffico spesse elevato. Superato il letto del fiume, una seconda variante del Cammino ci può portare a scoprire una bella chiesetta dedicata a Sant’Antonio e il centro storico di Arba. Superato Arba proseguiamo lungo stradine di campagna, per arrivare fino alla bella chiesa di Madonna di Strada, un posto ombroso e piacevole per una sosta. Proseguiamo superando un secondo guado su un sentiero che per un breve tratto diventa pietroso, e continuiamo lungo un bel tratto tra vigneti e boschi, fino a congiungerci con il percorso ciclabile di Maniago. Attraversiamo la cittadina, dove possiamo ammirare il bel centro storico, il Duomo dedicato a San Mauro, e dove sono presenti punti di ristoro e farmacie. Proseguiamo dunque il cammino fino a raggiungere il centro di Montereale Valcellina, terza tappa del Cammino di Sant’Antonio.
Terre di Sant'Antonio - 10 - Anello di Asolo
Il tour inizia nel bellissimo centro storico di Asolo che merita da solo il viaggio. una volta visitata la cittadina possiamo imboccare via Canova e scendere verso fondovalle dove, in corrispondenza del Ponte di Pagnano, imbocchiamo la Ciclabile "Sui Sentieri degli Ezzelini" e seguiamo l'argine del Torrente Muson per alcuni chilometri. Lasciato l'argine percorriamo un dedalo di stradine secondarie asfaltate che ci porta verso l'abitato di Caerano di San Marco. Usciti dall'abitato dopo il campo sportivo imbocchiamo il gradevole sentiero "Natura Via Vallon" che attraversa un paesaggio agricolo molto piacevole. Costeggiamo l'area industriale di Nogarè e riprendiamo la strada sterrata che ci riporta alla bellissima Villa Palladiana di Masera con un'attigua chiesetta. Lasciata la Villa riprendiamo una serie di strade campestri che ci portano verso Coste di Maser e Crespignaga dove giriamo a destra per affrontare la salita più impegnativa della giornata che ci porta sui Colli Asolani. Percorriamo quindi il fianco dei Colli per ritornare al capoluogo dove si conclude il tour.
Sentiero del Monte Calvello
Parte dal centro di Caposele, su sterrata e procede per più di 2 km in direzione ovest. Intorno a 750 m. di altitudine svolta decisamente a sinistra (direzione sud) aumentando la pendenza fino a giungere alla Fontana Canale dopo aver superato diversi tornantini. Qui svolta a destra attraversando Arialunga e pasando sotto il Monte Vallicelle (1238). Procede in direzione ovest superando la località Lagarelli per poi svoltare a sinistra in direzione sud- sud/ovest fino a quota 1400 m. Siamo giunti sul Monte Calvello che affrontiamo dal lato est fino al raggiungimento della vetta.
Ciclovia del Sole
La Ciclovia del Sole (BI1), rappresenta il più importante asse di collegamento ciclabile che attraversa l'Italia da nord a sud, con l'ambizioso obiettivo di connettere il Passo del Brennero, al confine con l'Austria, con la Sicilia e Malta, coprendo una distanza complessiva di oltre 3000 chilometri a livello europeo. Sebbene il progetto nella sua interezza sia ancora in fase di completamento, numerosi tratti in Italia sono già realizzati, ciclabili e ben integrati nelle reti ciclabili regionali. L'itinerario prende avvio nel nord Italia dalla Val d'Adige, utilizzando in gran parte il percorso della ciclabile dell'Adige (che da sola è una ciclovia di rilievo, in precedenza indicata come "scheda standard"). Da qui, prosegue verso sud attraversando il Trentino-Alto Adige, il Veneto (toccando città come Verona), l'Emilia-Romagna (passando per Mantova e Bologna, spesso su ex sedimi ferroviari come nel tratto tra Mirandola e Bologna) e progressivamente verso la Toscana e oltre. L'impegno fisico richiesto varia notevolmente: mentre i tratti in Pianura Padana sono prevalentemente pianeggianti e di facile percorribilità, la parte alpina e prealpina presenta dislivelli che richiedono maggiore preparazione. Il fondo stradale alterna piste ciclabili asfaltate o in buon sterrato a tratti su strade secondarie a basso traffico, con possibili brevi sezioni che richiedono più attenzione. Data l'enorme estensione del progetto, la ciclovia viene naturalmente affrontata a tappe, il cui numero e lunghezza dipendono dalle preferenze del ciclista e dai tratti percorsi. La segnaletica, identificata come BI1 e/o EuroVelo 7, è presente in molte aree, ma data la progressione dei lavori, è consigliabile integrare l'orientamento con mappe aggiornate e tracce GPX. La Ciclovia del Sole offre un'opportunità unica per attraversare l'Italia in bicicletta, scoprendo la diversità dei paesaggi, il ricco patrimonio storico, artistico e culturale delle numerose regioni attraversate, e assaporando le eccellenze enogastronomiche locali, in un viaggio che incarna lo spirito del cicloturismo di lunga distanza.
Circuito Acernese
Il sentiero del Monte Rajamagra utilizza quelle che, una volta, erano le piste e le strade di servizio per la manutenzione delle seggiovie della rinomata località sciistica di Lago Laceno, in territorio di Bagnoli Irpino, nel cuore del Parco Regionale Dei Picentini. Sentiero di breve lunghezza, con traccia ben visibile e con qualche tratto di moderata pendenza.
Cammino di Sant'Antonio - Tappa 2, Majano-Sequals
Lasciata la frazione di San Tomaso ci dirigiamo verso il lago di Ragogna; dopo aver costeggiato le rive del lago, saliamo verso il centro dell’omonimo borgo. Arriviamo a San Pietro, dove lasciamo la strada provinciale per raggiungere un meraviglioso belvedere che si affaccia sul casello di Ragogna. Saliamo dunque lungo un breve passaggio impegnativo ed esposto, il più difficile di tutto il cammino, dove il sentiero diventa per escursionisti abbastanza esperti, che si possono aiutare con le corde presenti lungo il passaggio: questo tratto non è adatto per chi soffre di vertigini, ma la fatica sarà pienamente appagata giungendo al “Sacrario dei tedeschi”, dove lo sguardo si apre sul paesaggio modellato dal fiume Tagliamento. Si scende quindi passando lungo un breve tratto su strada, per entrare nell’abitato di Pinzano. Scendiamo verso valle, immergendoci nei paesaggi naturali fino all’abitato di Valeriano. Proseguiamo fino a Borgo Ampiano, passiamo nei pressi di una bella chiesetta dedicata a Sant’Antonio, e giungiamo infine a Sequals attraverso un tratto tra campi coltivati.
Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese
La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è un percorso cicloturistico ed insieme escursionistico di 500 km che segue il tracciato di due condotte storiche dell’acquedotto: il Canale Principale, da Caposele (AV) a Villa Castelli (BR), ed il Grande Sifone Leccese, che dal punto terminale del primo giunge fino a Santa Maria di Leuca (LE), dove l’infrastruttura è celebrata con una cascata monumentale. Attraversa tre regioni del Sud (Campania, Basilicata e Puglia), mettendo in collegamento alcuni dei luoghi più affascinanti e ancora poco valorizzati della penisola: Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d’Itria, Arneo ed entroterra del Salento. Lungo quasi tutta la pista di servizio dell’Acquedotto Pugliese campeggiano dei cartelli di “proprietà privata’’, tuttavia la pista è da sempre abitualmente percorsa da centinaia di ciclisti ed escursionisti. Il tempo di percorrenza del tratto appartenente al territorio campano a piedi si attesta a circa 2h e 20 minuti di cammino, che si riduce a circa 50 minuti se percorsi in bicicletta.
Ciclovia di Sant'Antonio - Tappa 3, Polcenigo-Susegana
In questa tappa, nel tratto da San Giovanni a Vittorio Veneto, il percorso della Ciclovia coincide quasi totalmente con quello del Cammino di Sant’Antonio. Da Polcenigo riprendiamo il tracciato della ciclovia di Sant’Antonio dalla frazione San Giovanni, e proseguiamo fino al borgo di Nave di Fontanafredda, dove merita fare una sosta per visitare la bella chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Antonio Abate. Attraversato il centro storico di Nave, ci dirigiamo verso Sacile, bella e vivace cittadina sulle sponde del fiume Livenza, dove sono presenti punti di ristoro, ciclofficine, farmacie e l’ospedale. Proseguiamo attraversando il confine tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto arrivando a Mescolino Minelle, dove gli appassionati della storia del ciclismo potranno visitare – prenotando in anticipo un appuntamento – il museo dedicato al campione Ottavio Bottecchia, originario di questi luoghi. Attraversiamo dunque Vittorio Veneto, passando davanti alla Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta. Superata la città, la ciclovia segue per un tratto il tracciato del percorso cicloturistico “Monaco-Venezia”, per portarci ad attraversare il centro storico di Conegliano, dove sono presenti ristori, negozi di alimentari, ciclofficine, farmacie e l’ospedale. Usciamo da Conegliano per raggiungere poco dopo il paese di Susegana, posto tappa del percorso.
Piano Migliato - Monte Cervarulo e Cervialto
Sentiero CAI 147 che da Piano Migliato sale sul Monte Cervarulo, e poi sul Monte Cervialto, la vetta più alta dei Monti Picentini. Il sentiero è segnalato poco, ma i panorami sono senzazionali.
Cammino di Sant'Antonio - Tappa 1 Gemona-Majano
La partenza del Cammino di Sant’Antonio è il Santuario dedicato al Santo, nel comune di Gemona, la cui edificazione è strettamente legata alla vita del Santo. Dalla periferia di Gemona si sale fino al centro storico, con i suoi preziosi vicoli, l’imponente duomo e le belle chiese. Passiamo accanto al castello di Gemona, che si erge su un colle che domina la valle. Scendiamo quindi attraverso le strade della città fino ad inserirci sul percorso della ciclovia Alpe Adria, che seguiamo per uscire dal centro di Gemona prestando attenzione al traffico cittadino. Proseguiamo dunque lungo un tratto di stradine secondarie che lambisce il Forte di Osoppo, fortezza oggi adibita a museo, e attraversiamo il centro dell’omonimo paese. Arriviamo poi alla frazione di San Tomaso, dove possiamo fermarci per pernottare in un bellissimo ostello nei pressi della chiesa di San Giovanni.
Fontana di Marcantonio – Cesinola
Dalla Fontana di Marcantonio nel territorio di Nusco costeggia i Monti Ramatico e Castel Pagano.
Sentiero degli Alburni 2
Tra le valli del Tanagro e del Calore si erge la catena degli Alburni, dove si sviluppa uno dei tre tracciati secondari della Via Popilia. Il secondo ramo parte dall'abitato di Corleto Monforte, attraversa i centri abitati di Roscigno, Bellosguardo e Aquara, e giunge nuovamente sulla Via Popilia nel territorio di Postiglione. Il tracciato è percorribile in bicicletta (circa 3 ore), in auto e a cavallo.
Cammino di Sant'Antonio - Tappa 6, Sacile-Vittorio Veneto
Usciamo da Sacile facendo attenzione al traffico cittadino, per proseguire lungo stradine secondarie tra coltivi e rii fino ad arrivare a Caneva, dove sono presenti punti ristoro e farmacie. Qui merita una visita il bel centro storico e l’imponente chiesa dedicata a San Tommaso. Dal centro di Caneva proseguiamo fino alla frazione di Stevenà, lasciata la quale attraversiamo il confine tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto nei pressi del torrente Rosta. Superiamo la frazione Villa e proseguiamo attraverso piccole frazioni fino ad arrivare a Mescolino Minelle, dove gli appassionati della storia del ciclismo potranno visitare – prenotando in anticipo un appuntamento – il museo dedicato al campione Ottavio Bottecchia, originario di questi luoghi. Proseguiamo fino a Colle Umberto, dove dalla chiesa possiamo godere di un bel panorama sulla pianura circostante. Da qui ci dirigiamo verso Vittorio Veneto, dove il tracciato del cammino ci porta alla piazza del Duomo, da cui possiamo concederci un giro nel bel centro storico della città.
Ciclovia di Sant'Antonio - percorso completo
La Ciclovia di Sant'Antonio è un itinerario che si sviluppa attraverso paesaggi suggestivi, offrendo la possibilità di esplorare la storia e le tradizioni legate a Sant'Antonio in modo ecologico e sostenibile. Partendo da Gemona, la ciclovia collega i luoghi più significativi del santo, attraversando borghi storici, aree naturali e centri religiosi che raccontano la sua vita e il suo messaggio. Questo percorso ciclabile è pensato per tutti, dai ciclisti appassionati ai pellegrini, offrendo un'alternativa ideale per vivere l’esperienza del cammino in modo più dinamico e in contatto diretto con la natura. Con un'attenzione particolare alla sostenibilità, la Ciclovia di Sant'Antonio è anche un modo per riscoprire il territorio, stimolando il turismo lento e responsabile.
Terre di Sant'Antonio - 07 - Anello di Vittorio Veneto
Dalla stazione ferroviaria di Vittorio Veneto attraversiamo il centro storico e usciamo dal paese in direzione sud seguendo le indicazioni del Cammino di Sant'Antonio. Usciti dal paese incrociamo la Ciclovia di Sant'Antonio e la seguiamo girando a destra per iniziare un tratto molto panoramico attraverso le colline del Prosecco fino ad arrivare al centro storico di Conegliano Veneto che merita una visita. Una volta arrivati a Conegliano passando in prossimità della stazione ferroviaria (eventualmente il tour può partire anche da qui), usciamo dal paese seguendo una pista ciclabile per alcuni chilometri e la lasciamo in località San Martino girando a sinistra verso Castello Roganzuolo. Dal Castello proseguiamo verso Colle Umberto da cui si può ammirare un bel panorama sulla Pianura Padana e dintorni e poi seguiamo un percorso su stradine asfaltate secondarie che ci riporta a Vittorio Veneto.