Campi di Norcia

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Localita: Campi di Norcia


L’antico abitato di Campi, denominato Campi Basso (o impropriamente, Nuovo), sorgeva in pianura, nei pressi della chiesa di San Salvatore, in un sito ancor oggi chiamato la Civita.
Il sito restituì numerosi oggetti di scavo, segnalati nel sec. XVII, tra cui monete, fi-stulae aquariae, mosaici, mattoni, ecc.  
Con il declino dell’impero romano l'abitato nel fondovalle, non più sicuro, venne ab-bandonato dagli abitanti che si trasferirono sul soprastante colle, insediandosi nel castello di Campi Alto o Vecchio.
A seguito delle influenze esercitate prima dai monaci e poi dai longobardi, il castello seguì le vicende del comune di Norcia.
Campi sorge in un'area sismica particolarmente attiva: dopo il tremendo terremoto del 1703, subì altri eventi sismici di notevole entità nel 1730, 1859, 1979. Uscito con pochi danni dal terremoto del 1997 è stato purtroppo semidistrutto da quello del 2016.
Campi Alto conserva ancora l’aspetto tipico del Castello di pendio a pianta triango-lare: le mura perimetrali sono crollate, ma si restano in piedi l’arco d’ingresso ed una torre.
L’insediamento, posto su un pendio molto acclive, è caratterizzato dalla disposizio-ne degli edifici su una serie di terrazzamenti concentrici delimitati da vie parallele, che seguono l’originario profilo topografico, raccordate da brevi rampe radiali.
In cima, al vertice del triangolo, svetta ancora la malconcia torre, mentre al suo fianco è crollata la vecchia Chiesa della Madonna delle Grazie, detta anche “Ma-donna della Neve“.
La chiesetta, oggetto di saccheggi e di ristrutturazioni varie, risulta oggi completa-mente diruta; vi si celebrava la Santa Messa in onore della Madonna delle Grazie la prima domenica di agosto.  Del pari semidistrutta è la magnifica Chiesa di Sant’Andrea; sorte ancora peggiore ha subito la deliziosa Chiesa di Santa Maria di Piazza, completamente crollata.
Al di fuori delle mura, ma sempre di pertinenza di Campi alto, si trovavano altre chiese: la Chiesa di San Biagio, il cui crocefisso (Crocefisso di Petrus) si conserva presso il Museo Diocesano di Spoleto; la Chiesa della Madonna del Condotto, or-mai ridotta ad un rudere; la Chiesa della Madonna del Cerqueto, detta anche “la Cona”; la Chiesa di Santa Croce Nuova.

Disastrosa è anche la situazione di Campi Basso: il suo più insigne monumento, la Pieve di San Salvatore, è completamente crollata.  Stessa sorte è toccata alla Chiesa di San Lorenzo e alla Chiesa di Santa Lucia.
La Chiesa di Sant’Antonio, ora quasi completamente crollata, si trova a valle di Campi, all’incrocio della vecchia strada che conduceva a Visso e che sale nella parte alta del castello.  

Uno dei pochi edifici sacri rimasto in qualche maniera in piedi, ancorché gravemen-te danneggiato, è l’Eremo della Madonna di Santa Croce, risalente al XV secolo, in-teramente edificato in pietra con annessa una piccola chiesa.  Sull’altare era collo-cata una statua lignea alta 65 cm e larga 40, che diede il nome alla chiesa.  La sta-tua è sempre stata molto venerata dalla comunità campiana tanto che qui, ogni prima domenica del mese di settembre, si celebra una festa in suo onore.