Cerreto di Spoleto
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Localita: Cerreto di Spoleto
Castello di origine medievale sorto su un insediamento preesistente sul colle San Seba-stiano, si trova in posizione panoramica, a dominio della confluenza delle strette valli del Vigi e del Nera, che lo circondano dai due lati.
Il suo nome deriva dalla diffusa presenza di piante di cerro e, tra l’altro, fino al secolo scorso si poteva ammirare una quercia centenaria nella piazza principale del paese.
Il cerro è anche presente nello stemma comunale.
Il primo insediamento risale probabilmente al 290 a.C. quando avviene la romanizzazione del territorio ad opera delle legioni del console M. Curio Dentato.
Le prime notizie storiche sul borgo risalgono all’epoca dei Longobardi.
Cerreto è sempre stata oggetto di guerre e avversità tra i comuni di Spoleto e Norcia, le quali conclusero nel 1446, quando Spoleto ebbe nuovamente la vittoria e vennero rico-struite le mura e riorganizzata l’amministrazione locale.
Protagonisti di queste epoche di fame, guerre, epidemie furono i celebri vagabondi cerre-tani, meglio noti con il termine di “Ciarlatani“, affabulatori e imbroglioni, celebri per la loro spiccata facondia e capacità di persuadere.
Nel vocabolario della Crusca del 1612 erano descritti come “Coloro che per le piazze spacciano unguenti, o altre medicine, cavano i denti o fanno giochi di mano che oggi più comunemente dicesi Ciarlatani,…da Cerreto, paese dell’Umbria da cui soleva in antico ve-nir siffatta gente, la quale con varie finzioni andava facendo denaro“.
Ancora oggi, nel mese di agosto viene celebrato il Festival del Ciarlatano, manifestazione culturale intenta ad evidenziare la grande intelligenza dei Ciarlatani che solcarono tutta l'Europa, meravigliando intere piazze e popoli diversi. Questi personaggi riuscirono a di-mostrare come la gente di umile origine e in un certo senso "disgraziata"... come poteva-no essere gli abitanti di Cerreto all'epoca, sia stata abile nell’arte di reinventarsi, creando una vera e propria scienza della ciarlataneria.
Cerreto di Spoleto appartiene alla tipologia dei castelli di poggio, con una via di cresta af-fiancata da vie parallele, in cui ora si affacciano eleganti palazzetti gentilizi dei secoli XVII e XVIII.
Il castello di Cerreto culmina in una rocca di cui resta, ora, l’alta e snella Torre Campanaria (21 m) che domina il castello, da sempre chiamata col nome di “torre“, ma è a tutti gli ef-fetti anche un campanile.
In essa vi è, infatti, il “campanone” fuso nel 1452, del peso di 16 quintali sul quale vi è un’iscrizione gotica (“AVE MARIA GRATIA PLENA DOMINUS TECUM” e “SERVA CERRE-TI POPULUM IN PACE DEUS HOMO FACTUS JHESUS“) in bassorilievo e delle figure (Nostro Signore e la Madonna col Bambino, l’arme del Municipio e, forse, l’effige di San Ponziano). In questo campanile, oltre al campanone, c’è un’altra campana più piccola del XV secolo.
Nel 1565 invece fu posto un orologio nelle vicinanze della campana.
Dell’antica e imponente cerchia di mura, disposte a duplice cinta sul lato sud-orientale, re-sta la Porta ad arco tondo, prossima alla Chiesa e Convento di San Giacomo (oggi sede del CEDRAV) e quella addossata alla Chiesa di Santa Maria “Delibera”, la cui abside fu ri-cavata da un torrione tondo che mostra ancora le bocche da fuoco.